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Questa grotta fortificata sull’altra sponda dell’Ariège, servì a lungo da rifugio e riparo per i Catari perseguitati del Sabarthez. Dopo la caduta di Montségur, appena gli eserciti delle crociate ebbero compiuto la loro opera, l’inquisizione domenicana cominciò ad imperversare nella regione. Il Sabarthez visse il periodo più crudele della sua storia, sottoposto alla violenza raffinata dell’inquisizione che frugava, braccava, deportava, scorticava e bruciava senza tregua gli ultimi fedeli della Chiesa d’Amore. Nel 1295, Pierre Authié, vescovo cataro di Bouan fu costretto a fuggire in Lombardia. Tornò a Bouan nel 1299 e proseguì il suo ministero fino al 1309, eludendo i tranelli dell’inquisizione. Fu bruciato a Tolosa.
La Chiesa di Bouan, per molto tempo ancora, accolse gli ultimi credenti catari.
Guarigione
Consolato
“Il Cristo è apparso agli Amici di Dio , soprattutto sotto la forma di un Medico celeste”.
“Non è stato l’olocausto immolato alla giustizia eterna per la salvezza degli uomini, ma il Medico che ha portato la Verità liberatrice al mondo”.
“I “Bonshommes”catari erano dei terapeuti spirituali, secondo l’esempio del loro divino Maestro; le Chiese, le “Case “ catare (hostals in occitano) erano degli ospizi dell’anima.
Da ogni punto dell’orizzonte, i pellegrini arrivavano in massa per essere guariti dalle loro malattie morali…”.
“I visitatori stranieri prendevano parte alle agapi, ricevevano il pane ed il vino consacrati e, rito sovrano, il bacio di pace che comunicava lo Spirito Santo.. Se ne ritornavano a casa , “consolati..”.
Tavola Santa
Posizione delle mani
Benedizione ed imposizione
Consolazione
I Perfetti percorrevano i paesi per consolare il dolore e portare “le belle Consolazioni di Betlemme”.
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